Covid, si dovrà fare la terza dose?

Martedì 13 luglio-Mentre prosegue la campagna vaccinale contro il covid si inizia a pensare anche se e quando somministrare la terza dose di vaccino

La variante Delta comincia seriamente a preoccupare. Dopo gli ultimi festeggiamenti per la vittoria della nazionale di calcio, Pierpaolo Sileri, sottosegretario al Ministero della salute, ha annunciato che a fine mese ci sarà un aumento sostanzioso dei contagi per covid. In particolare, oltre il 90% dei casi riguarderà la variante Delta. Sarà per questo fondamentale continuare a vaccinare chi ancora non lo è e iniziare a prendere in considerazione l’ipotesi di somministrare anche una terza dose. Difatti, le persone vaccinate con il Pfizer dopo sei mesi hanno una forte riduzione di protezione dal virus. Per questo Pfizer ha intenzione di chiedere alle autorità sanitarie americane di autorizzare il richiamo con la terza dose.

In Israele, con un significativo aumento dei contagi, hanno già cominciato a iniettare la terza dose di Pfizer ai pazienti più vulnerabili. Tuttavia negli USA escludono, al momento, il richiamo dopo la seconda dose, che sarà preso in considerazione solo più avanti con studi maggiormente approfonditi.

In Grecia, invece, il Primi Ministro, Kyriàkos Mitsotàkis, ha reso obbligatoria la vaccinazione contro il covid per gli operatori sanitari. Da metà agosto sarà obbligatoria anche per il personale delle case di riposo. Chi si rifiuterà sarà messo in congedo temporaneo.

Invece in Italia, l’idea di una terza dose è già stata detta da alcuni virologi ma per ora non è ancora ufficiale. Molto probabilmente si vuole approfondire ancor di più lo studio sul possibile richiamo. Sicuramente, in caso di via libera per la terza dose, i primi a farla saranno gli operatori sanitari e gli over 80, vaccinati nei mesi di Gennaio e Febbraio

Danilo Antignani

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