Cosa voleva il fisco da Maradona?

Cosa voleva il fisco da Maradona?

Diego Armando Maradona e Fisco Italiano rappresentano un binomio esistito per più di 11 anni.

Corit, Esaban, Equitalia, Gestline… Tanti i nomi, uno soltanto l’obbiettivo.

Quando nascono i primi problemi?

E’ il 1989, entra in vigore un nuovo contratto tra Diego ed il club azzurro.

Le autorità tributarie italiane vogliono approfondire certe indagini e capire se nell’accordo tra il calciatore e la società si nasconde una frode fiscale. La Giustizia italiana boccia quest’ipotesi senza neanche ricorrere all’appello.

Scorre il tempo, passano due anni. Siamo nel 1991 quando un messo notificatore di uno degli enti precedentemente citati, consegna l’atto secondo cui il contribuente in questione (Maradona) risulta non aver mai avuto domicilio nè fiscale nè anagrafico rispettivamente alla Via Vicinale Paradiso 70 ed a Piazza Dei Martiri 30.

Non si era considerato però, o non si era voluto farlo, che in quell’atto era stata citata null’altro che la vecchia sede legale del Napoli, pertanto quell’indirizzo costituiva il domicilio fiscale del datore di lavoro di Diego, non il suo.

La guerra mediatica

Il fisco inizia ad inseguire il campione argentino senza sosta. Sicuramente ricorderete cosa accade quel 12 febbraio 2001.

Maradona scende dall’aereo, che è appena atterrato all’Aeroporto di Fiumicino. Ad attenderlo ci sono più di 50 agenti del fisco. Ovviamente il tutto accade davanti gli obiettivi di centinaia di telecamere e di macchine fotografiche. Infatti è proprio questo il gioco forte su cui puntano le autorità fiscali…

Diego, da sempre simbolo di grande fama, sarebbe stato “utilissimo” al fisco per intimidire ed esortare gli altri cittadini a pagare le tasse regolarmente. Se fossero riusciti a “vincere” con Maradona, avrebbero potuto dimostrare di poter vincere con chiunque. Ecco spiegato il perchè l’argentino sia stato un bersaglio così facile.

Diego va alla Rai e li sfida

E’ il 2005 quando el pibe de oro ritorna in Italia come ospite al programmaBallando sotto le stelle”.

Per la sua presenza speciale, la tv italiana avrebbe dovuto inviargli un bonifico, che però non arriverà mai. Anche in questo caso infatti interviene il fisco che trattiene l’importo che spettava a Maradona.

Ultimi anni

Passano altri anni e l’iniziale evasione di circa 7milioni di euro, si sestuplica e diventa di ben 40milioni.

Anni molto difficili questi per Diego ed il suo fedelissimo Avvocato Angelo Pisani.

Bisognerà aspettare soltanto il recente 11 marzo per vedere finalmente Maradona ed il suo avvocato trionfare.

Così come ha dichiarato l’avv. Pisani in una recente intervista, “Diego sarà stato sicuramente contento anche da lassù, anche se per me non è mai morto”.

Raffaele Accetta

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