Convenzione firmata, ora tocca ai fatti

Abbiamo uno stadio. Sembrava scontato ma in realtà non lo era per niente. La SSC Napoli non aveva ancora rinnovato la convenzione per usufruire dello Stadio San Paolo di Fuorigrotta. Ieri dopo una discussione in Consiglio comunale a Palazzo San Giacomo è stata finalmente approvata. Di nuovo d’amore e d’accordo, la società e il comune. Un rapporto che sembrava compromesso, viste le polemiche relative ai debiti che AdL non aveva ancora saldato, proprio riguardo la convenzione precedente.

Un nuovo rapporto che durerà cinque anni con opzione per altri cinque. Non sono mancati i pareri negativi durante il consiglio, tra chi affermava che fosse una convenzione regalata e chi invece voleva addebitare al club le spese dei servizi.

Parlando di cifre, si toccano i 900 mila euro annui, escluse le spese per le pulizie, servizio d’ordine e la manutenzione ordinaria: a carico di AdL.

Riguardo le novità c’è da dire che il Napoli potrà fare due allenamenti a settimana al San Paolo, proprio in stile club inglese. Evento che i tifosi propongono da tempo immemore, forse finalmente realizzabile. Oltre poi alla possibilità di aprire punti vendita all’interno dello stadio, cosa ottima per far girare l’economia anche nella struttura (magari senza far pagare una Coca Cola 3,50 euro). E infine anche di usare l’impianto per eventi prima e dopo i match.

E’ richiesta ovviamente la totale manutenzione per la nuovissima pista d’atletica rinnovata per le Universiadi. Le dichiarazioni del Patron del Napoli sono state coerenti con un discorso che ha fatto sin dall’inizio “il Comune mi dica dove spostarla e gliela ricostruiamo noi”. Proprio riferendosi all’inadeguatezza della presenza in uno stadio da calcio della pista, che non fa altro che allontanare il pubblico dal campo.

Nonostante tutte queste belle premesse però è anche tempo di parlare di miglioramenti che vorremmo. Ogni tifoso del Napoli quando va allo stadio deve fare un’Odissea: a partire dai mezzi pubblici (che si spera nella prossima stagione siano a disposizione anche oltre il 90° e non che ti costringano ad uscire prima dallo stadio per prendere l’ultima corsa di un treno). Passando per la viabilità, che è stata modificata a misura per le Universiadi e che invece per i match (specialmente quelli infrasettimanali) è disastrosa perché combacia con l’uscita dagli uffici e università. E infine il parcheggio: una piaga che comporta disagi ai residenti della zona (che si trovano auto e motorini ovunque, certe volte senza poter uscire dalla propria abitazione).

Noi da tifosi prima e da giornalisti poi, abbiamo voglia di una stagione allo stadio diversa: l’abbiamo dimostrato con le Universiadi che siamo capaci di reggere il confronto con la legalità, l’ordine e la pulizia e di altre piazze che non possono paragonarsi al nostro calore. Speriamo quindi che tutte queste premesse possano concretizzarsi. Per il bene di Napoli e dei napoletani.

Ed ora, diteci la vostra: come usereste questi fondi a disposizione del Comune per aumentare la voglia di andare allo Stadio per sostenere la nostra squadra?

Matteo Sorrentino

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