Coman e la rivincita dello scouting francese

Il calcio francese ieri avrebbe potuto chiudere un cerchio se il PSG avesse vinto la Champions. Un cerchio o meglio un ciclo iniziato nel 2018 con la Nazionale che in Russia, attraverso un calcio atipico con tutti i calciatori funzionali al 4-3-2-1 di Deschamps riuscì a sbaragliare la concorrenza spinta anche da un rampante Mbappe. Ieri però alla fine il cerchio si è chiuso sempre nel segno blues, perché a decidere la finale è stato Kingsley Coman. Francese , cresciuto nel PSG e figlio di quello scouting che ha rivoluzionato la ricerca dei talenti.

Se Coman è arrivato a vincere già 19 trofei all’età di 24 anni dietro c’è un lungo percorso, che parte proprio dal PSG. Siamo così curiosi di scoprire come in Francia vengono scovati nuovi talenti. La Francia ha investito tanto su strutture come i ” centres de formation” , i quali furono creati negli anni 70, dislocati sia all’interno dei singoli club sia a livello federale con la famosissima Clairefontaine. I centri lavorano tanto sulla formazione calcistica ma ancor di piu su quella relativa all’istruzione. Viene avviato un percorso quinquennale dove al termine viene reso noto il numero di giovani che hanno firmato un contratto da Pro e il numero di giovani che hanno preso il diploma. I dati relativi al quinquennio 2015-2020 mostrano come PSG-Lione- Tolosa siano i centri che più hanno lavorato sotto questo aspetto.

La maggior parte dei talenti francesi è passata per questi centri. Non vi è possibilità per il giovane di “candidarsi ” bensì si può entrare nel centro solo attraverso lo scouting. Il lavoro dei centri verte molto sul ” rastrellamento territoriale” , le banlieu sono terreno fertile. Le regioni da dove sono usciti più talenti sono l’Ile-de-france e la Provenza. I centri pero non esistono solo su territorio nazionale francese bensì anche ai Caraibi e nell’oceano indiano, il tutto per proseguire il processo di globalizzazione calcistica francese.

Dati alla mano i “centres de formation” funzionano, sono il 45% i giovani entrati e diventati professionisti. Numeri che testimoniano il fatto che negli ultimi 10 anni come riporta Besson la Ligue 1 è il campionato con più giocatori autoctoni rispetto a tutti i top 5 campionati.

Disciplina, programmazione e pazienza questa la ricetta . Ricetta che ha portato al nascita di una stella come Mbappe, alla vittoria di un Mondiale ed all’ascesa di una generazione di talenti che ha spinto in rete il gol di ieri di Coman.

Daniela Villani

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