Claudio Bellucci: “Chi indossa la maglia del Napoli deve sempre dare qualcosa in più”
Claudio Bellucci: “Chi indossa la maglia del Napoli deve sempre dare qualcosa in più”
Come ascoltato a Radio One Station al programma “Il Sogno Nel Cuore”, ecco intervenuto Claudio Bellucci, ex calciatore ed allenatore.
Le sue dichiarazioni: “A Napoli ci torno spesso perché ho degli amici e sono stati anni stupendi anche se abbiamo sofferto un pochettino. Col tempo diventano tutti bei ricordi.
Io penso che bisogna partire dal presupposto che quando indossi una maglia così importante devi sapere di dover dare qualcosa in più, questo deve essere la base, poi ci sono doti tecniche e fisiche. Se non hai questo, non puoi giocare a Napoli. Quando prima arrivavi in doppia cifra si sparavano i fuochi d’artificio, ora è il minimo.
O gli attaccanti sono diventati più forti ora oppure c’è stato un calo generale. In difesa si cura più la difesa di reparto che singolarmente. Ci sono allenatori delle giovanili che per fare carriera, emulano gli allenatori di Serie A e questo non fa bene ai ragazzi.
Anche lo Spezia ha tre giocatori che sono la sorpresa del campionato. Spezia e Benevento sono le due rivelazioni del campionato. I presidenti ci devono credere nel settore giovanile. Ci riescono le società medio-basse che si devono basare per forza su quello.
Ad esempio l’Atalanta sta avendo un ritorno di nome ed economico. Serve la tradizione di lanciare giocatori giovani. Osimhen non ha bisogno di difese, è un ragazzo forte quanto sfortunato. Da quando è a Napoli non è riuscito a fare 5 partite di fila.
In quel momento ti vengono difficoltà mentali anche. Su di lui ci vuole più coraggio. Mancini in nazionale ha convocato dei 2001, ringiovanendo tutto. Noi italiani vogliamo vincere, anche quando giochiamo a carte, figuriamoci se Mancini ha il coraggio di convocare i giovanissimi. Mancini ha convocato Zaniolo in nazionale prima che giocasse in Serie A. Se hai la personalità, non ascolti gli altri.
Ha convocato Chiesa e Barella che erano giovanissimi, ora sono quel che sono. Anche con Bastoni, è arrivato prima. Una cosa che mi piace di Gattuso è che ci mette sempre la faccia prendendosi le sue responsabilità. A parte lui ed Insigne, ne ho visti pochi prendersi le responsabilità in una piazza come Napoli.
Gattuso fa l’allenatore e si prende le responsabilità da tale. Ecco perché i ragazzi lo vanno ad abbracciare ad ogni gol ed ogni vittoria. Alla fine decide sempre il presidente, vedendo da fuori, mi sembra cambiato troppo dal giorno alla notte il rapporto tra ADL e Gattuso.
Siamo passati dal rinnovo ad un possibile cambio di allenatore in caso di non passaggio del turno in Europa League. Stasera devi fare la guerra con i cannoni e vai a tirare i sassi. Non hai una punta centrale, ti manca un ariete lì in mezzo.
Devi andare a ribaltare un risultato di 2-0 con una squadra che non è semplice da affrontare. Senza questi giocatori è difficile.
Gattuso ha tutte le attenuanti del mondo. Darei la squadra in mano a Zielinski questa sera, è un grande giocatore. Stasera gli uno contro uno di Politano ed Insigne saranno fondamentali”.
Foto: it.wikipedia.org
Antonio Napoletano
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