Caro Simeone, era destino

Caro Simeone, era destino

Foto: Instagram Napoli

Un Napoli aggressivo e con personalità, come volevano mister Luciano Spalletti e capitan Giovanni Di Lorenzo, ha distrutto il Liverpool, imponendosi per 4-1. Una delle reti dei partenopei, la terza, l’ha messa a segno Giovanni Simeone, dopo 3′ minuti dal suo ingresso in campo. Ha dovuto prendere il posto di Victor Osimhen al minuto 40′ del primo tempo: il nigeriano è stato costretto a lasciare il campo per infortunio.

Il gol
. Khvicha Kvaratskhelia dribbla Trent Alexander-Arnold e poi supera di forza Joe Gomez nell’area di rigore dei Reds e serve un palla perfetta al centro per il Cholito, che si inserisce alle spalle di Virgil Van Dijk, e indisturbato con il piattone destro insacca la sfera ad Alisson battuto. Il numero 18 incredulo corre, lacrimando di gioia e poi si accascia sul manto erboso. Emozione che culmina con lo stadio, guidato dallo speaker Daniele ‘Decibel’ Bellini, che urla gioioso il suo nome: “Ha segnato, per la prima volta con la maglia azzurra, Giovanni Simeone, […] Gio – van – ni Si – meo – ne“. Sta vivendo un sogno, il suo sogno. Esordio in Champions League con gol, proprio come aveva fatto suo padre, Diego Pablo Simeone. Il Cholo, l’11 settembre 1996, aveva debuttato nel massimo torneo europeo in Atletico Madrid-Steaua Bucarest 4-0 e messo a segno una doppietta. Ma come il figlio, la prima rete siglata è stata quella del 3-0 per i suoi. Come riportato da Giuseppe Pastore, “Diego e Giovanni Simeone diventano la sesta coppia padre-figlio a segnare in Champions League dopo i Kluivert, i Zahovic, gli Ayew (padre Abedi Pelé, figli André e Jordan), i Thuram e i Chiesa“.

Era destino. Si, lo era perché all’età di 14 anni si è tatuato il simbolo della Champions League e ha rivelato: “La Champions è il mio sogno, ho sempre detto che se un giorno segnerò un gol in questa competizione darò un bacio al tattoo“. E così è stato. Nello stadio dei suoi sogni, il Diego Armando Maradona, a Napoli dove gli argentini si esaltano. Un di questi proprio quello da cui prendere il nome l’impianto di Fuorigrotta. Senza scomodare D10S, possiamo citare un altro che ha fatto sognare la piazza partenopea: Ezequiel ‘El Pocho’ Lavezzi. Un pezzo di cuore dei tifosi azzurri che è tornato all’ombra del Vesuvio dopo più di 10 anni ed ha assistito alla sfida da bordo campo come talent di ‘Amazon Prime Video‘.

Avevo 14 anni, il mio sogno è sempre stato giocare la Champions. Dodici anni dopo sono qua, ho fatto questo tatuaggio perchè avevo questo sogno di arrivare qua, fare un gol e baciare questo pallone. E’ stato emozionante. Ho lottato tanto per arrivare qua, e adesso sono qua! Ero pronto, lo sapevo, ho sempre voluto arrivare fin qui, giocare almeno un minuto e avere una occasione e l’ho avuta. Adesso bisogna pensare solo alla bella notte che abbiamo passato, abbiamo fatto tutti una grandissima partita, vincere contro una squadra così difficile è di tanto valore.
Telefonata con mio padre? Ci sentiamo sempre prima della partita, mi aveva detto che se entravo potevo fare tanto ed è stato così. Oggi è stato come tutte le altre partite e continueremo a sentirci tutti i giorni. E’ stato emozionante sentire cantare il mio nome, è stato emozionante sentire l’urlo Champions. Questi tifosi ti fanno sentire che puoi dare di più. Sono tanto emozionato, ho lottato tanto!“. Queste le parole di Simeone a fine partita, con la voce carica di gioia e di emozione.

La stessa felicità mostrata sui social dopo la firma con il Napoli, “Felicità immensa. Una squadra speciale, una città unica e la sensazione che certe strade siano destinate a unirsi. Forza Napoli Sempre!!!“.

Siamo ancora all’inizio dell’esperienza del Cholito a Napoli e, anche se arrivato da comprimario, la voglia di fare bene l’ha dimostrata già in sede di presentazione: “Ho avuto tante offerte, proposte anche importanti, ma avevo solo una cosa in mente: venire qui. So che farò bene qui, so che potrò migliorare e per me essere qui è una cosa unica“. Ha voluto solo Napoli e il Napoli e questo è quello che fa la differenza. Avrà le sue occasioni per dimostrare le sue qualità ma già sta vivendo un sogno e Partenope è con lui. Non svegliatelo e continuerà a farvi emozionare.

Alfonso Oliva

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