Caro Coronavirus, la partita finisce quando l’arbitro fischia
Era il 1° Settembre 1939, la Germania invadeva la Polonia e scoppiava la seconda guerra mondiale. Vi starete chiedendo perché su un giornale prettamente dedicato al calcio (e al Napoli) si parli di un argomento storico, anche un po’ vecchiotto. Detto e stradetto. Trattato nei minimi dettagli, da cima a fondo. Beh di certo non ho intenzione di ripercorrere tutti gli avvenimenti della Seconda Guerra Mondiale. Non ne sarei capace, parto da lì però. Perché è un evento catastrofico. Un evento che ha cambiato la visione delle cose, ha cambiato il concetto di Stato, di diritto, di idee.
Noi del 2020, stiamo vivendo una situazione drammatica. Non a quei livelli, chiariamo subito le differenze: non siamo in un bunker sotterraneo nascosti dai bombardamenti americani o in lotta per la sopravvivenza. Siamo stati fortunati a non dover vivere quel tipo di limitazioni. Molti di noi sono a casa, dove il massimo sforzo è seguire qualche lezione online. Viviamo di Serie Tv, noia, videochiamate con gli amici, video su internet e musica 8D. Non ce la caviamo male per stare in Quarantena, siamo sinceri.
Ciò nonostante, il morale inizia a crollare, i nervi tesi per il bollettino quotidiano della Protezione Civile che continua ad impanicare la popolazione, mondiale e nazionale. L’esigenza di uscire è vitale, c’è chi ha un cane da portare a spasso e lo vede come un’ancora di salvezza. Chi va a buttare l’immondizia con il sorriso perché va a fare due passi fuori casa.
Ed è giusto che sia così. Seguiamo le disposizioni del Governo, delle Regioni e dei Comuni. Restiamo a casa.
Da una situazione simile il genere umano altre migliaia di volte si è rialzato. Come la peste nera raccontata da Manzoni (con i sacrifici di molti personaggi ma un lieto fine), il colera a Napoli, le guerre mondiali, la divisione della Germania con il muro, il comunismo in Russia, terremoti, esplosioni vulcaniche e via dicendo.
Dopo ogni grande evento mondiale il genere umano è ritornato ala normalità. Al solito via vai, ai soliti sabato sera con la partita e la pizza con la fidanzata, al solito lunedì mattina da coma e la solita ricerca di un sorriso.
Dopo la seconda guerra mondiale c’è stata l’introduzione della Carta Costituzionale, che per molti di voi non significherà molto, cosa c’entra con la felicità? Nulla? No! Perché se non fosse stata redatta non ci sarebbe stato lo “Stato di diritto”, in Italia e in tutta Europa. Non ci sarebbe stato il boom economico, gli anni 70’ della Democrazia Cristiana, gli anni 80’ italiani, gli anni 90’ della Panda e della Mediaset fino ad arrivare ai giorni nostri. Del Computer e degli Smartphone.
Lo dice la storia: ad ogni grande evento negativo, corrisponde una ripresa da parte dell’uomo. E’ nella nostra natura. Abbatterci per poi rialzarci.
Questa volta non sarà diverso, anche il Napoli di Donadoni mise Lavezzi in panchina, l’anno successivo poi ebbe il trio delle meraviglie. Andò via Higuain e poi iniziò il calcio totale di Sarri con Mertens prima punta.
Il Coronavirus ci ha dato un punto di svolta. Ancora più significativo della caduta del muro di Berlino o della fine di Mani Pulite. Ci ha dato l’occasione di poter azzerare tutto ciò che il mondo ha di marcio. Di poter risolvere il problema dell’ambiente con un po’ di attenzione in più, ci ha dato l’opportunità di vedere la salute come una cosa fondamentale (come non la vedevamo da troppo tempo, dandola per scontata), dando il giusto peso ad un’uscita con gli amici, dando il giusto peso all’uso della tecnologia, dando importanza al modo di approcciarci alle persone che abbiamo intorno. Dando le attenzioni che meritano i nostri cari. E’ nella natura umana perdere le cose che abbiamo e renderci conto di quanto valgano.
Non vanifichiamo tutto quello che stiamo sacrificando in questi giorni, non deve passare inosservato il nostro impegno durante la Quarantena. Torneranno a bombardarci, non gli americani ma i Tweet di Salvini. Torneranno a dirci che quest’estate il clima sarà il peggiore degli ultimi 30 anni e torneranno anche a dirci che il Napoli tratta Messi perché un idraulico gli ha montato un lavandino nella casa di Barcellona.
Tornerà tutto alla normalità ma sarà importante farci trovare pronti, per attuare davvero il cambiamento di cui necessitiamo. Uniti possiamo davvero fare tutto. Siamo napoletani, siamo italiani, siamo cittadini del mondo. Siamo umani.
Matteo Sorrentino