Caro Comune invece di pensare ai 150 posti in tribuna autorità pensiamo agli under 14 e ai loro diritti

Bentrovati amici della sfera cubica, oggi parliamo della trattativa stadio che assume toni surreali in questa città che non ha un’arena per il soccer, bensì un mausoleo che stenta a reggersi in piedi. Personalmente non amo andare allo stadio per due motivi:

1)      Le partite non si vedono bene ed infatti gli allenatori sviscerano le videocassette successivamente per capire come è andata la partita

2)      Lo stadio San Paolo è davvero un cesso, pace all’anima dei due scudetti che abbiamo vinto

Ma quello di cui voglio parlarvi oggi è un caso davvero populista. Leggo dai giornali che il Comune di Napoli, proprietario dell’impianto, ha chiesto 150 posti in tribuna autorità alla SSC Napoli da destinare alla Pubblica Autorità.

Avete letto bene 150 posti che il Napoli tra l’altro vende a caro prezzo e riserva anche un buffet all’interno. Sì, sono un comunista, ma se pensate al fatto che l’organo di Governo della città ha una decina di assessori, un sindaco ed il suo staff, questo numero non è assolutamente giusto per soddisfare le richieste, nemmeno se aggiungiamo una sessantina di consiglieri comunali.

Se poi ognuno deve portare un amico o un compagno/a nella maggior parte dei casi allora arriviamo a poco meno di 150 posti. Una richiesta giusta se però consideriamo che i biglietti dovrebbero essere fissi, nel senso che devono avere dei precisi titolari per tutta la stagione e non invece devono essere al portatore come fanno gli sponsor in diritto di destinarli a chi vogliono. E allora sì, cari consiglieri, assessori con rispettivi accompagnatori potete godervi la partita insieme al Presidente, al Sindaco ed alla Napoli bene.

Però, se questi biglietti devono girare come premio per prestazioni affettive, politiche e amicali, allora ecco che da comunista esce fuori il grillino che è in me e dice sonoramente di no. E sapete perché? Perché non si rispetta assolutamente il popolo che tra l’altro ha DIRITTO nel 50% per cento delle partite in casa ad accompagnare i minori di 14 anni senza che questi paghino. Un successo dell’avvocato Erich Grimaldi che, quando me ne parlò, non gli diedi nemmeno tanta importanza e invece chapeu.

Ed è qui il discorso che dovrebbe farci riflettere perché se un Sindaco è giustamente attento ai migranti, dovrebbe portare avanti una battaglia facilmente vincibile,  perché di diritto sancito dalla legge, per i giovani della propria città.

E invece? Si pensa a raccattare 150 posti compresi di buffet ogni domenica dove poter far girare in una stagione intera al netto delle coppe 2850 persone che potrebbero ricambiare con almeno due voti, se non tre come da calcolo statistico, nelle tornate elettorali prossime.

Un discorso che riguarda destra e sinistra ovviamente, d’accordo su tutta la linea, ma per gli under 14 cosa facciamo? Nulla.

E pensare che … gli spetta per legge, mentre ai politici spetta per accordi puramente commerciali.

Questa è la sfera cubica del giorno, alla prossima amici!

Livio Varriale

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