Cannavaro sul Napoli – Retroscena su Kim
L’ex difensore del Napoli, Fabio Cannavaro, ha rilasciato un’ intervista a “Il Mattino”, nella quale si è soffermato sulle prestazioni eccellenti della squadra di Luciano Spalletti e su Kim Min-jae.
Di seguito quanto detto:
“Kim è davvero uno dei più forti al mondo come dice Spalletti? Sta migliorando davvero in maniera impressionante. Qualche anno fa Andrea Carnevale voleva portarlo all’Udinese, mi chiamò e mi chiese notizie. Io gli dissi che era forte, giocava nel campionato cinese dove io allenavo ma peccava di eccesso di sicurezza. Con Luciano ha imparato a essere concentrato: non ha mai distrazioni, non va mai via di testa, è sempre lì e sa sempre quale è la cosa giusta da fare. Tra lui e Koulibaly chi nella sua squadra ideale? Perché devo scegliere, li prendo tutti e due e li metto insieme”.
Uno come Kvara come lo definisce?
“È un fenomeno, se gli fai prendere la palla ti sfonda. Ha poi la consapevolezza di essere forte, lo capisci da come si muove: resta a lungo per conto suo, poi prende palla frontale e ti punta. E come lo fermi? In questo calcio di oggi è avvantaggiato perché i difensori non possono fare molto: non gli puoi prendere i pantaloncini, non puoi toccarlo, se gli sfiori la maglia sei ammonito, se gli dai una legnata ti cacciano fuori. Vedi come trattavano Maradona: lui era prodigioso quelli che entravano come dei killer sapendo che tanto la facevano franca”.
Chi è insostituibile nel Napoli? “Vedo l’importanza di Osimhen, di Kvara e di Lobotka, ma per me il migliore di tutti, l’irrinunciabile, è Di Lorenzo. Sono stato con Spalletti dopo la gara con l’Atalanta e glielo ho detto: è uno che a ogni partita gioca da almeno 6,5. Sempre. Una garanzia. Per me è come Zanetti, è ai suoi livelli. Ha una continuità spaventosa, sa giocare col pallone tra i piedi, nell’uno contro uno è fortissimo e poi è disponibile e umile col compagno: se lo vede in affanno, è lì che corre in suo soccorso. Facendo sempre la cosa migliore.
In Italia un campionato così non c’è mai stato. Il Napoli è fortissimo e ci sono pochi dubbi che abbia ammazzato tutti anche psicologicamente. Perché questo resta pur sempre l’anno del Mondiale e forse anche questo ha influito nel crollo delle altre.
Ma questo Napoli sarebbe competitivo anche in Premier a suo avviso? Si divertirebbe ovunque, anche a giocare ogni settimane contro avversarie che hanno nel ritmo alto la propria normalità”.
Sulla Champions: “Contro l’Eintracht non è una formalità ma certi valori, certe distanze viste all’andata, non sono colmabili. Certo, l’allenatore fa bene a tenere le antenne dritte, ma io credo nel lavoro e questo Napoli può arrampicarsi fin su alle semifinali se avrà un bel sorteggio ai quarti. Poi, chiaro, alla fine vincono sempre le stesse: perché è vero che Real Madrid, Manchester City, Bayern Monaco, Liverpool, sono in affanno nei propri campionati, ma quando sentono la musichetta della Champions è come se si accendessero”.
Foto copertina: profilo Instagram Cannavaro
Francesca Tripaldelli