Cambiano le disposizioni su biglietti e abbonamenti: il Napoli rimborserà in caso di rinvio

Dopo il procedimento di preistruttoria nei confronti del Napoli archiviato dall’Antitrust, a seguito della rimozione da parte della società di alcune clausole che potevano risultare vessatorie ai sensi degli art. 33 e 34 del Codice del Consumo e comportare un significativo squilibrio a carico dei consumatori nelle prestazioni contrattuali, come riporta Calcioefinanza.it, il Napoli ha dovuto eliminare alcuni articoli del “Regolamento d’uso dello Stadio San Paolo”. Uno di questi è l’art. 12, ovvero, la clausola che escludeva ogni tipo di responsabilità della società in caso di rinvio della partita. Un’ ingiustizia in questo periodo di pandemia che è stata calmierata. Adesso i tifosi potranno dormire sogni tranquilli perché sarà un loro diritto optare tra la fruizione dell’evento nella nuova data ed il rimborso del biglietto.
Il Napoli non si è fermato qui ma ha cambiato anche le disposizioni per quanto riguarda le condizioni di abbonamento 2019-2020. La modifica dell’art.9 comporterà «il diritto dell’utente di usufruire dell’abbonamento già acquistato per assistere alla gara come originariamente programmata ovvero, in alternativa, di ottenere il rimborso della quota parte del costo dell’abbonamento commisurata al singolo evento rinviato e/o sospeso».
Infine, come ultimo cambiamento, sempre in campo abbonamenti la società ha modificato l’art. 14 riconoscendo che il Foro competente in caso di controversie sia quello di residenza o domicilio del titolare dell’abbonamento, ove questi rivesta la qualifica di “consumatore”.
C’è da sottolineare che ad oggi sono in corso 11 processi istruttori per validare i diritti dei tifosi e consumatori. Le società sportive in questione sono: Atalanta, Cagliari, Genoa, Inter, Lazio, Milan, Juventus, Roma, Udinese, Brescia e Lecce.

Valerio Petrosino

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