Calcio e Politica- Anche in questa città toscana il tifo non le manda a dire…

Calcio e Politica- Anche in questa città toscana il tifo non le manda a dire…


Che piaccia o meno, in diverse curve d’Italia il tifo organizzato è politicamente esposto.

Cosa è accaduto in determinati contesti?
Perché ci sono realtà dove l’ideologia politica la fa da padrona?

Proseguiamo il nostro cammino con la rubrica “Calcio e Politica e -dopo aver analizzato, la scorsa volta, il contesto laziale- quest’oggi è la volta della realtà Livornese.

Ecco come si presenta

Beh, prima di tutto c’è da dire che molto probabilmente quella Livornese è la curva più “rossa” d’Italia.

Ovviamente per “rossa” alludiamo al colore politico al quale fa riferimento ideologicamente.

A differenza della curva nord della Lazio o degli acerrimi rivali di Pisa, la curva nord di Livorno è infatti esplicitamente di stampo comunista.

Foto: Il Primato Nazionale

Il primo gruppo di rilievo del panorama ultras amaranto, nasce nel 1974 con il nome “Fossa”, nel 1976 la dicitura completa sarà “Ultras Fossa”.

Fin dai primi anni di vita, la curva nord non manca di dichiarare la propria fede ed ideologia politica.

Città storicamente di sinistra

Livorno essendo sempre stata una città di porto, è di conseguenza abituata al duro lavoro manuale, sin dai primi anni di storia.

Foto: iltirreno.gelocal

All’interno della curva, trovano spazio bandiere con la falce e martello e diversi effigi con il volto di Che Guevara, oltre che gli stessi gruppi con nomi che richiamano fortemente ad un’ideologia di sinistra.

Le Brigate Autonome Livornesi

Il gruppo ultras che porta la politica allo stadio in maniera decisa, è senza dubbio costituito dalle Brigate Autonome Livornesi (BAL), che nascono nel 1999 per dare un’idea di unità tra i vari gruppi.

Le BAL portano allo stadio una politica mordace. La curva inizia a riempirsi di tanti -falce e martello- e ad intonare cori inneggianti a Stalin e alle foibe.

Inoltre sono state promotrici dell’iniziativa “Fronte di resistenza ultras” (insieme agli ultras di Ternana, Ancona, Casertana, Savona e Cosenza). Quest’iniziativa aveva l’obiettivo di contrastare l’ideologia di destra all’interno delle altre curve italiane.

Foto: ilgiornale

Tra gli episodi più controversi, vi sono quelli di quando fu esposto uno striscione che inneggiava alle foibe (esposto durante una partita con la Triestina) e di quando ci furono fischi, durante il minuto di silenzio, per le vittime della strage di Nassiriya.

Dunque siamo giunti alla fine di quest’articolo, se sei arrivato fino a qui allora ti è sembrato davvero interessante quanto raccontato e leggerai con piacere anche il prossimo articolo di “Calcio e Politica”, che tratterà un’altra curiosa realtà.

Raffaele Accetta

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