Basaksehir campione di Turchia, ma non tutti sanno il perché…

Si tratta a tutti gli effetti di una favola in stile Leicester di qualche anno fa. Stiamo parlando dell’Istanbul Basaksehir, squadra avente a capo l’AKP, principale partito turco il cui fondatore è l’attuale premier Recep Tayyip Erdogan, il quale ha tutt’ora stretti legami con la società sportiva.

Quello che ormai non può più essere considerato un piccolo club, nasce nell’omonimo distretto di Basaksehir che ha visto la sua definitiva espansione a metà degli anni ’90, voluta proprio dall’allora sindaco Erdogan con la sua politica strettamente conservatrice.

Il club fu rilevato nel 2014 da imprenditori vicini al partito, riuscendo ad avere sempre più continuità di risultati, sino ad arrivare a oggi. Per la prima volta nella storia della massima serie turca è stata rotta l’egemonia di Besiktas, Fenerbache e Galatasaray, le tre società più potenti dello stato. A riuscirci è stata proprio questa società che, con programmazioni societarie a lungo termine, è riuscita a proclamarsi campione della Super Lig 2019/20.

L’altra faccia della medaglia, quella che probabilmente ridimensiona un po’ il tutto, la si trova nel fatto che in una repubblica presidenziale come quella turca, non sorprende affatto che una squadra di “contorno” venga trascinata al comando per puri scopi politici. Basti pensare che nonostante gli investimenti fatti per garantire un impianto di gioco il più moderno possibile, il Basaksehir non possiede affatto una tifoseria all’altezza dei risultati ottenuti e dei tre colossi. Stadio che fatica tremendamente a riempirsi. Giocatori a cui manca un vero e proprio sostegno morale durante il match.

Che il calcio avesse ormai intrapreso definitivamente la strada del business è un qualcosa di più che risaputo da oltre una decina d’anni ormai. In una società, quella in cui viviamo, dove il Dio denaro la fa da padrone è sempre più complicato spiegarsi e accettare come una società possa tranquillamente fare del tutto (o quasi vista l’affluenza allo stadio) a meno di introiti derivanti dalla tifoseria.

Come spesso accade, la palla che rotola non smette mai di donarci preziose lezioni di vita, insegnandoci a crederci sempre, a credere nelle favole, a credere in se stessi. Ma come ancor più spesso accade, specialmente in quest’epoca di forte consumismo, la vita ti ricorda che alla fine a trionfare è quasi sempre chi il potere lo detiene.

Salvatore Sabella

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