Aurelio il motivatore che ha già ripagato l’acquisto del “nonno” Llorente
Bentrovati amici della sfera cubica, oggi voglio parlarvi della settimana appena trascorsa con due successi che hanno galvanizzato la piazza partenopea. Il Napoli ha asfaltato il Liverpool di Klopp in casa con una grande prestazione sull’allenatore campione d’Europa che con Ancelotti, almeno in casa, soffre sempre.
Ah, sia chiaro, Klopp mi sta antipatico perché mi ricorda Reina. Grande paraculo che dove va va, parla sempre bene delle squadre che affronta come se fossero le migliori d’Europa. Inoltre, questa volta, prima di venire al San Paolo ad incensarci, ha fatto una battuta di pessimo gusto sullo stato degli spogliatoi del San Paolo “speriamo sia possibile farsi le docce”. E la doccia l’hai avuta, caro Klopp, e anche fredda. Talmente gelata che hai invocato la VAR a fine gara perché, come si dice dalle nostre parti, “sei andato in freva”.
Napoli ha festeggiato alla grande questa vittoria preziosissima in un girone abbordabile che mette la squadra di Ancelotti già al sicuro sulla carta nel passaggio del turno. Chi ha segnato il goal che ha messo a tacere eventuali preoccupazioni nel corso gara? Il “nonno” Llorente. Svincolato, parametro zero, due milioni e mezzo a stagione e qualche incentivo per dare il massimo, l’ex Juventus ha già fatto dimenticare Icardi, Costa e gli altri, prendendo uno spazio nella tifoseria partenopea non solo di sexy symbol per le tifose sempre più numerose nel calcio, ma anche per chi segue il calcio per motivi sportivi. La cosa bella dell’operazione Llorente è che dopo il goal al Liverpool, se il Napoli dovesse passare il turno, cosa che farà a mani basse, Aurelio de Laurentiis avrà già ripagato il suo investimento sull’unico giocatore fuori età acquistato negli ultimi anni.
Il Napoli in questi anni ci ha sempre sorpreso in negativo quando si è trattato di avere la giusta concentrazione dopo splendide prestazioni ed il rischio con la cenerentola Lecce era nell’aria, in virtù anche di un turnover molto spinto, ed è qui che abbiamo assistito ad un presidente motivatore. La cosa più bella di Lecce Napoli non sono stati i 4 goal segnati, ma il messaggio di carica che sui social Aurelio de Laurentiis ha dato ai suoi giocatori impegnati in campo, generando un entusiasmo mai visto prima nel prepartita.
Due sono le cose.
O ADL sapeva che la partita era “ridicola” dal punto di vista della competizione, giocando sul sicuro con una dichiarazione liscia come l’olio, oppure è iniziato un ciclo dove il presidente è galvanizzato non solo dall’aspetto commerciale, troppo freddo spesso, ma si inizia a vedere un lato emotivo di chi sa che il suo Napoli ha ottime probabilità di conquistare un trofeo quest’anno.
Chissà, fatto sta che spero vivamente in suo tweet ogni settimana perché questo è il motivo che ci porta ad avvicinarci alla squadra. Dove i capi profondono ottimismo, è l’ottimismo che circonderà l’ambiente.
Alla prossima amici, ed occhi sempre aperti.
Livio Varriale