Amicizia, storia e affinità, ecco cosa c’è dietro l’amicizia con i tifosi della Stella Rossa

A Belgrado, la sentitissima rivalità tra Stella Rossa e Partizan trascende il calcio. Si tratta, potremmo dire, quasi di una guerra civile, e da quelle parti purtroppo conoscono bene la parola “guerra”, soprattutto dopo quella che ha insanguinato l’intera Jugoslavia agli inizi degli anni ‘90.

Essere del Partizan o della Stella Rossa è questione del modo di vivere il calcio, in Serbia. Nate entrambe nel 1945, nel primo caso, parliamo della “squadra dell’esercito” (l’esercito che si occupò di difendere il territorio dalle truppe dei nazisti a suo tempo); nel secondo caso si tratta della “squadra del popolo”, la quale è espressione di un forte nazionalismo, del legame tra la patria e la sua gente.

I così soprannominati “grobari” (i tifosi del Partizan), qualche mese fa, poco dopo il match disputato dagli azzurri a Belgrado contro i biancorossi, hanno esposto diversi striscioni in Napoletano, che attraverso i numeri della Smorfia, hanno lasciato intendere cosa pensano dei loro storici rivali, esprimendo poi anche tutta la loro curiosità/disappunto sul rapporto di amicizia e di rispetto con la tifoseria Partenopea.

Con l’auspicio di assistere ad una sfida entusiasmante come quella di stasera, che si prospetta molto intensa e in grado di regalare spettacolo sia sul campo che sugli spalti, tra due tifoserie “amiche”, considerate entrambe tra le migliori del mondo.

Raffaele Accetta

Start typing and press Enter to search