Il bilancio europeo segna quattro vittorie, sedici gol all’attivo, uno solo uno subito e porta all’attenzione del tecnico tante indicazioni positive. Non sorprende Gabbiadini, che sigla un’altra doppietta partendo da titolare da punta centrale, in grande crescita El Kaddouri, schierato prima a destra e poi a sinistra dopo l’ingresso di Callejon. In mediana Valdifiori è un altro giocatore, per condizione fisica e mentale, rispetto alle primissime uscite (ieri oltre 150 palloni toccati col 96% di precisione) e Lopez fa il suo senza strafare. La rosa sembra poi essersi allargata in difesa: se non fanno notizia le prove di Maggio e Chiriches, buone risposte sono arrivate da Strinic, all’esordio da titolare al posto di Ghoulam.
Il traguardo già raggiunto dei sedicesimi rientra in un discorso più ampio, partito proprio da un 5-0, quello rifilato al Brugge e che ha segnato il cambio di passo del Napoli di Sarri per condizione fisica e passaggio al 4-3-3. Nelle ultime 12 gare, tra coppa e campionato, il Napoli ha conquistato 10 successi e 2 pareggi con appena tre gol subiti – qualcosa di incredibile, ripensando alla difesa dello scorso anno – e dall’unico ko alla prima giornata col Sassuolo, la squadra di Sarri ha inanellato 14 risultati positivi: una striscia che mancava dalla stagione 1989-90 (se si esclude la parentesi della C). Un rendimento straordinario che da un lato esalta Sarri, che in conferenza stampa ha voluto ringraziare De Laurentiis.