Allenatori Napoli: excursus dal 2007

Edoardo Reja, allenatore SSC Napoli dal 2007 al 2009

Al termine della stagione, con l’avvento del calciomercato, la questione “allenatore” diventa spesso il topic del momento. Il Napoli è proprio alla ricerca di un tecnico dopo l’addio di Gennaro Gattuso, il quale si è impegnato a trainare la squadra partenopea per un lasso di tempo pari ad un anno e mezzo.

In questi periodi circolano voci di tutti i tipi: da quelle che danno per certa una determinata firma, ad altre dalle quali traspare massima incertezza. I tifosi però, con il tempo, hanno imparato a ponderare responsabilmente alcuni tipi di informazioni, prendendole (come si è soliti dire) “con le pinze”.

Il ruolo del Mister è molto ambivalente in quanto, a volte, può sembrare sia l’estremo colpevole di una situazione negativa venutasi a creare, che il massimo artefice di un miracolo sportivo; insomma, i riflettori vengono interamente puntati sulla sua figura. Insegnamenti tecnici e tattici non sono gli unici ingredienti utili a creare una miscela perfetta, dato che la componente emotiva e psicologica, alla pari di quelle precitate, rappresenta una pedina importantissima.

L’allenatore perfetto, probabilmente, non esiste: non vi sarà mai un tecnico con la totalità di queste peculiarità e, forse, è anche più giusto così. Il Napoli, sin dal suo approdo in Serie A, ha cambiato molteplici tecnici; è per questo che noi di Paroladeltifoso.it, vi abbiamo proposto un dettagliato excursus.

1 Edi Reja

Per i duemila Edi Reja ha rappresentato e, tutt’ora rappresenta, uno splendido ricordo. Egli è stato il primo mister della rinascita, con il quale il Napoli ha collezionato notevoli traguardi: ottavo posto nella stagione 2007/2008 e dodicesimo in quella 2008/2009. Ovviamente non ci si poteva aspettare molto di più da un club neopromosso, non a caso società e tifosi ricordano l’albanese ancora oggi con grande stima.

2 Roberto Donadoni

Con grande probabilità uno dei flop del nostro excursus. Grande giocatore, ma pessimo allenatore: Donadoni salì alla guida del Napoli solo per metà stagione durante l’annata 2009/20010. I primi risultati furono più che deludenti, in quanto la rosa non riusciva a stabilire una propria identità e risultava decisamente disorientata. Al tecnico bergamasco successe, poi, Walter Mazzarri.

3 Walter Mazzarri

Walter Mazzarri è il mero allenatore della rinascita e di quello step in più che ha permesso agli azzurri di approdare, dopo tanti anni bui, in palcoscenici importanti. Condottiero del Napoli fino al 2013, egli è riuscito ad ottenere importanti qualificazioni sia in Europa League che in Champions League, garantendosi nella seconda competizione addirittura l’accesso agli ottavi di finale (grazie anche al magico trio Hamsik, Lavezzi, Cavani). Terminerà la sua avventura alla grande con la vittoria della Coppa Italia, primo trofeo dell’era De Laurentiis, conquistato ai danni di una formidabile Juventus.

4 Rafa Benitez

Il tecnico spagnolo, una volta approdato in città, fece esaltare la tifoseria partenopea. Uno sportivo in grado di vincere tutto, dai campionati nazionali alle competizioni oltre manica. Benitez diede il via ad una vera e propria rivoluzione, svolgendo anche il metaforico ruolo di direttore sportivo. Furono acquistati giocatori dal calibro di Pepe Reina, Gonzalo Higuain, Josè Callejon, Dries Mertens e così via. A capo della squadra azzurra dal 2013 al 2015, il magico Rafa vinse un’altra Coppa Italia (contro la Fiorentina) ed una combattutissima Supercoppa (contro la Juventus). Unica nota dolente: la mancata qualificazione in Champions sfumata proprio all’ultima giornata.

5 Maurizio Sarri

Il tecnico dalle origini campane è stato, senza ombra di dubbio, il migliore di questo excursus. Arrivato in tuta e munito di sigaretta, egli è riuscito a conquistare il cuore dei napoletani, prima di “tradirli” solo in seguito. Nonostante Sarri non abbia riempito la bacheca del Napoli in tre anni di gestione, lo si ricorda per un gioco avanguardista e spumeggiante, al quale si era accostata una somiglianza con quello del magico Milan di Arrigo Sacchi. Egli, inoltre, sfiorerà una mitologica vittoria dello scudetto a poche giornate dal termine nella stagione 2017/2018, collezionando ben 91 punti.

6 Carlo Ancelotti

“Carletto” si classifica, purtroppo, tra i flop dell’excursus. L’allenatore romagnolo arrivò a Napoli da pluripremiato e, soprattutto, come vincitore della “decima” con il Real Madrid. In azzurro trascorrerà una stagione e mezzo, conquistando unicamente un secondo posto ed una qualificazione agli ottavi di finale di Champions League.

7 Gennaro Gattuso

Odi et amo per “ringhio”. Il mister calabrese arrivò alle falde del Vesuvio con una missione semi impossibile: risollevare il club partenopeo da una caduta libera. La rosa era fratturata internamente e i risultati alimentavano un ambiente di per sé già pessimistico. Grazie alla sua peculiarità principale quale il senso di coesione e di appartenenza, però, Gattuso riuscì a stabilire in poco tempo una cosiddetta serenità all’interno dello spogliatoio. La sua prima frazione di stagione si concluse al meglio con la vittoria della Coppa Italia ai danni della Juventus: un trofeo che valeva doppio, dato il difficile periodo pandemico che aveva colpito la dimensione non solo sportiva ma anche sociale. La seguente stagione, quella 2020/2021, non è andata al meglio invece. Molti obbiettivi sfumati e tante eliminazioni da competizioni nazionali ed internazionali. Nonostante ciò, il pubblico accoglierà sempre a braccia aperte un tecnico che, ancor prima di essere tale, si è dimostrato un uomo serio e puro.

Termina qui il nostro excursus in attesa del prossimo nome valevole la panchina del Napoli. Ci si auspica un profilo autorevole e competente per continuare o, ricominciare, a sognare in grande.

Renato Oliviero

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