ADL “prima donna” che non ama le grandi personalità

ADL “prima donna” che non ama le grandi personalità

ADL PERSONALITA’ – ADL “prima donna” che non ama le grandi personalità

Volevo informarvi di una situazione nota a molti ma non a tutti.
Rino Gattuso e la squadra, prima della sosta, hanno passato un momento davvero drammatico, appesi ad un filo che riguardava le condizioni di salute proprio di Ringhio. Non mi addentro nello specificare la gravità della malattia per rispetto ma il mister negli ultimi due giorni non riusciva nemmeno ad allenare. Prima del match contro il Torino l’esito negativo, ringraziando il signore. Questo per far chiarezza e dare ai tifosi un quadro più pulito ed onesto. Proprio per la situazione su descritta, si parlava di dimissioni, di Spalletti, Sarri. Rino è un vero Leone e lo dimostrano anche le sue parole post partita: “Se pure fosse voglio morire sul campo”.

ADL PERSONALITA’ – In tutto ciò il mio pensiero va alla squadra che non dovrebbe essere giustificata a “fallire e camminare” in mezzo al campo ma anzi dovrebbe dare il 150% per dimostrare la propria grandezza e personalità. Ad oggi mi sento di aver sbagliato perché a questo Napoli manca sempre la cosa più importante per vincere: la personalità. Abbiamo sui 22 la squadra più completa dell’era ADL ma non abbiamo un vero Leader, lo dimostrano i fatti, nei momenti come questi esce fuori la personalità e noi -ahimè- abbiamo floppato per l’ennesima volta. Da chi mi aspettavo personalità? Da Koulibaly, Manolas, Bakayoko, Demme, Insigne, Mertens, Ospina e invece nulla…
Sottolineo che non è un demerito dei sopracitati perché come disse Ibra “ Leader si nasce non si diventa”. Mi sento di aver sbagliato perché ho dato 8 al mercato e pensavo che questa squadra potesse veramente vincere il tricolore. Spero di non aver illuso nessuno, il primo illuso sono stato io.

Perché il problema non si risolve?

La stragrande maggioranza di voi si chiede di chi è la colpa di questa maledetta mancanza di personalità.

La colpa è di Aurelio De Laurentiis, anche se non la chiamerei colpa ma egocentrismo. Da sempre il patron azzurro vuole fare la “primadonna”, vuole comandare ( forse giustamente) lui tutto, non accetterebbe mai di essere messo in secondo piano dai leader di turno come Ibra o chicchessia. Il “Re Sole” non ha mai amato condividere il palcoscenico con qualcuno doveva essere sempre lui il protagonista. La storia di Luigi XIV, detto “Re Sole” la conoscete tutti, non ho bisogno di aggiungere altro.

Giovanni Pisano

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