Adl, Ancelotti e Koulibaly lavano in pubblico i panni di Insigne e Callejon
Bentrovati amici della sfera cubica. Napoli senza insigne e Callejon convince? Forse. Più volte vi ho detto che i due giocatori risultano essere problematici per la società. Ho sempre sostenuto che il Napoli non può avere un capitano prima donna ed ignorante, ma è anche vero che Ancelotti ha provato in tutti modi a farlo fuori e da questo braccio di ferro è derivato che di quel che resta del “nuovo Maradona”, per gli stupidi che non capiscono di calcio ovviamente, nemmeno l’ultimo tacchetto di una scarpa bucata.
Il discorso di Callejon invece è diverso e precisamente c’entra la moglie. Nessuno può mettere in dubbio quanto Jose abbia sudato la maglia in questi anni, proferendo ottimi risultati riconosciuti dai tifosi. Lady Callejon, invece, è sempre stata dalla parte dei cosiddetti “nemici” ed ha spesso esercitato pressioni sul marito per lasciare Napoli. L’ultima occasione l’ha avuta con la sua migliore amica napoletana lady Reina che è sbarcata a Milano dopo la famosa cena del monito di ADL al marito. Anche quando si è parlato di “marchette in Cina”, non è mancato il comunicato sprezzante della signora Callejon nei confronti della società.
Oggi siamo tutti inebriati dal pareggio di Liverpool che vale quanto una vittoria. Anche il presidente è arrivato a parlare di unione e lavaggio dei panni sporchi in famiglia. E lo ha fatto dopo che la sua squadra ha raggiunto il risultato senza il capitano e la pietra miliare della destra. Devo però fare una precisazione personale: le partite contro il Liverpool non fanno testo oramai perché si è capito come Ancelotti conosca bene il gioco di Klopp, ma danno sicuramente una sana iniezione di fiducia. Così come per il passaggio Champions esistono premi rilevanti per allenatore e giocatori e quindi non vedo perché non ci debba essere un impegno maggiore. Dimenticavo, i giocatori non sono professionisti avvinghiati a logiche mercenarie, o no?
Insigne e Callejon potrebbero lasciare Napoli a gennaio? Forse e se questo accade, Carlo Ancelotti può lavorare ancora meglio e riprendere l’idea di essere confermato anche per un altro anno se ovviamente le premesse positive del dopo Liverpool verranno confermate. Rumors lo danno già al Milan, ma dipende tutto dalla sopravvivenza di Maldini.
Se sacrificare due pedine significa risolvere i problemi della squadra, ben venga come soluzione, ma è inutile che il presidente si nasconde dietro “i gufi” perché la sua figura pessima ha raggiunto livelli internazionali non di certo per chi ha magari sentito l’odore di problemi, ma per i suoi atteggiamenti non sempre politicamente corretti.
E se dovesse partire Insigne, si completa un’altra profezia di questa rubrica: Koulibaly capitano nel progetto di Napoli antirazzista. Nulla da ridire, almeno fino a quando le prestazioni di Kalidou saranno commisurate al suo impegno politico. E mentre era impegnato con la nazionale, non è passato inosservato al sottoscritto il tweet dove si professava napoletano acquisito rimarcando la cittadinanza italiana, quindi napoletana, dei figli. E’ valsa una sorta di consacrazione.
Alla prossima amici, occhi aperti.
Livio Varriale