Abusi di potere nel carcere di Santa Maria Capua Vetere: 52 misure cautelari emesse dal GIP

Mercoledì 30 giugno – Dal video pubblicato dal giornale “Domani” si evince come, dopo una protesta dei detenuti, questi siano maltrattati e torturati dagli agenti della Polizia Penitenziaria.

Durante il primo lockdown, in quasi tutti le carceri ci furono molte rivolte da parte dei
detenuti. Nel carcere “Francesco Uccella” di Santa Maria Capua Vetere, il 6 aprile 2020 ci fu
una rivolta, dopo che i detenuti vennero a sapere che qualcuno di loro risultò positivo al
Covid-19, la quale venne sedata con la violenza degli agenti della Polizia Penitenziaria. I
detenuti, insieme alle loro famiglie, hanno denunciato il tutto e, oltre un anno dopo, sono
state emesse 52 misure cautelari nei confronti di numerosi agenti, funzionari e per il
provveditore delle carceri in Campania.

Un detenuto ha raccontato che dopo il massacro di botte ricevuto, alcuni agenti del carcere gli avrebbero addirittura urinato addosso. Un altro detenuto, invece, racconta che ha subito un’ispezione anale con il manganello perché era sospettato di nascondere un cellulare nelle parti intime. I video della violenza, ripresi dal quotidiano “Domani”, sono definiti dal gip “Un’orribile mattanza”.


Intanto i partiti di Fratelli D’Italia e Lega, guidati rispettivamente da Giorgia Meloni e Matteo
Salvini, di cui quest’ultimo al Governo, hanno espresso la loro massima solidarietà nei confronti di tutta la Polizia Penitenziaria. Un gesto veramente ignobile che dimostra come
alcuni partiti abbiano una visione molto distorta della democrazia e del rispetto della legge,
che dovrebbe esserci anche e soprattutto da chi dovrebbe farla rispettare, anche nelle carceri.

Danilo Antignani

Start typing and press Enter to search