Tavecchio nella bufera: insulti a ebrei e omosessuali

tavecchioNuova bufera intorno a Carlo Tavecchio. In un colloquio, risalente al giugno scorso, con il quotidiano online Soccerlife – di cui il sito del Corriere riporta la registrazione – dal presidenteFigc sono arrivati insulti a ebrei e omosessuali. “Non ho niente contro gli ebrei, ma meglio tenerli a bada”. E ancora: “Tenete lontano da me gli omosessuali”. “Sono vittima di un ricatto, non ricordo le parole usate in quella conversazione”, la sua difesa.

Nel luglio 2014 Tavecchio incappò in una gaffe razzista. Nel corso dell’assemblea estiva dei Dilettanti, l’allora candidato alla presidenza Figc disse: “L’Inghilterra rispetto a noi è un’altra cosa: individua dei soggetti che possono entrare in base alla loro professionalità. Da noi invece arriva ‘Opti Pobà’, che prima mangiava le banane e adesso gioca titolare nella Lazio”. Poi sul calcio femminile: “Si pensava che le donne fossero handicappate rispetto al maschio, ma abbiamo riscontrato che sono molto simili”.

E ora spuntano nuove pesanti frasi in una conversazione – in possesso del Corriere – rilasciata al sito Soccerlife. Nella conversazione Tavecchio parla anche di ebrei e omosessuali, a proposito della compravendita del palazzo della Lega Nazionale Dilettanti. “Comprato – ricostruisce il Corriere della sera – da quell”ebreaccio'”, di Anticoli. “Io non ho nulla contro gli ebrei, sono stato il primo a sostenerli nella mia vita: sono stato direttore di 28 filiali in Lombardia e c’erano tre filiali che andavamo meglio, perché c’erano direttori ebrei. Però… è meglio tenerli a bada”, le parole del presidente Figc. E sugli omosessuali: “Io non ho niente contro di loro, ma è meglio tenerli lontani da me”.

Immediata la protesta degli Ebrei italiani: “Quelle di Tavecchio sono affermazioni antisemite – ha detto il presidente Renzo Gattegna – costituiscono un fatto gravissimo e un danno di immagine immenso per la credibilità dello sport nazionale e delle sue istituzioni”.

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