Silenzio assordante sulla sua condizione fisica, Milik diventa un caso.

Insostenibile leggerezza di chiamarsi Arek

E’ stata l’estate di Arek Milik. Messo sul mercato non ufficialmente ma ufficiosamente. Sfiduciato dai compagni, con Mertens che reclamava l’acquisto di un grande attaccante in ritiro, con il giovane Gaetano che lo mandava platealmente a quel paese dopo un clamoroso gol divorato contro il Barcellona e dallo stesso presidente che ha dichiarato che cercava sul mercato un attaccante da trenta reti che poi però non è arrivato. Lo stesso Ancelotti ha dichiarato che il polacco sarebbe stato solo uno degli attaccanti per la nuova stagione. Ora a mercato finito, il polacco reduce da due anni di infortuni e con un contratto in scadenza nel 2021, richiede un sostanzioso rinnovo per rimanere a Napoli e non svincolarsi a parametro zero. Ebbene il polacco ingrato per il biennio in cui è stato stipendiato gratis dalla società, reduce da una stagione in cui è vero che ha realizzato 17 reti contro squadre di medio e basso livello ma ha anche divorato goal clamorosi, vedi Liverpool ed Arsenal, ora è nuovamente sotto infortunio misterioso… Difatti poco trapela dalla società sul malanno che affligge l’ex  Ajax e sui tempi di recupero per questa stagione. La domanda che ci poniamo, giusto rinnovare a cifre blu uno che non ha l’istinto del bomber vero e che ha i muscoli di seta? Non sarebbe un autogol dargli lauti stipendi e non avere in rosa un attaccante serio su cui puntare?

 Luigi Giordano

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