Perché non Meret in Nazionale, solito monopolio Juventino o no?

Nome: Alex Meret
Altezza: 190 cm
Professione: Portiere

SÌ – Il numero 1 partenopeo arrivò all’ombra del Vesuvio tra lo scetticismo per il prezzo speso,  vale a dire 30 milioni.
Pochi sapevano chi fosse questo giovane portiere, forse solo i più esperti.
Ebbene sì, perché per capire realmente le qualità di Alex bisogna andare indietro nel tempo.
Infatti è proprio durante le stagioni 2017/2018 e 2018/2019  con la Spal che Alex dimostra di essere uno dei prospetti più promettenti italiani.
Ma la vita è stata crudele con Meret.
Tanti forse troppi gli infortuni avuti ai tempi dell’Udinese e della squadra di Ferrara.
Così, questa sorte gli si ritorce contro anche nel ritiro estivo di Dimaro con il Napoli.
Infortunio alla mano e fuori per l’inizio di campionato.

Poi la luce dopo il tunnel, l’uscita da un momento no per entrare in un periodo di ben 7 clean sheet e posto da titolare conquistato a discapito di David Ospina, a cui facciamo un grande in bocca al lupo per l’infortunio avuto domenica.
Tantissimi complimenti ricevuti per Alex ma uno su tutti quello dell’ex numero 1 della porta della nazionale.
Allora è vero ha impressionato proprio tutti questo  giovane ragazzo del nord, arrivato tra la quiete di una città calorosa come Napoli.
Ma si sa, è meglio farsi sottovalutare per poi mostrare loro la sorpresa.

Poi però quando sembrava andare tutto per il verso giusto, Mancini dirama la lista di convocazioni per le qualificazioni agli Europei 2020 e non compare il nome dell’estremo difensore partenopeo.
Il CT preferisce farlo rimanere nell’Under 21 per crescere e maturare sotto diversi aspetti.
Scelta accettabile ma non da condividere.
Il portiere di Udine, in questa stagione sta dimostrando di non essere inferiore a nessuno né tantomeno a Gigi Donnarumma, tanto osannato dalla stampa locale.

 

NO (non ancora) – A tutta questa analisi, ne va corrisposta un’altra. Se è vero che l’ex portiere della Spal merita ampiamente la chiamata nella Maggiore, non va sottovalutato il momento storico e il futuro immediato rivolto verso giugno, quando si disputeranno gli Europei Under 21 in Italia e San Marino. Una grande occasione per il gruppo guidato dal Commissario Tecnico Di Biagio, un’opportunità di crescita collettiva per un gruppo sulla carta ambizioso, magari l’occasione di tornare a vincere il campionato di categoria dato l’ultimo successo, ottenuto nell’ormai lontano 2004. Con una combinazione di talento, organizzazione e quel pizzico di fortuna immancabile in appuntamenti del genere, Di Biagio ha la necessità di lavorare da adesso, al fine di affinare al meglio l’ossatura di una macchina da rendere competitiva.

Per rafforzare l’ossatura del suo progetto tattico, il tecnico romano deve cominciare dal portiere ed erano anni che non si vedeva un autentico fenomeno, un predestinato tra i pali insieme con Donnarumma. Affiancato da Audero e Scuffet, pronti a subentrare in caso di necessità, Alex Meret è l’uomo giusto da cui partire: la decisione del Ct rappresenta un motivo d’orgoglio per il Napoli. Molto probabilmente il salto tra i grandi avverrà in automatico al termine della rassegna continentale Under 21, sarà lanciato anche il guanto di sfida all’estremo difensore rossonero – potrebbe prendere corpo l’ipotesi staffetta, ma alquanto improbabile – per la presa in custodia della porta dell’Italia, ma intanto va superato un altro step anch’esso molto importante.

Infine, va tenuto in conto il dialogo tra Mancini e Di Biagio proprio sull’ under da far crescere e maturare in vista del futuro immediato. In un modo o nell’altro, si devono fare delle scelte ed è inevitabile che alcune di esse facciano discutere, in virtù sia degli altri under tuttora nel giro della Nazionale Maggiore, sia di calciatori destinati alla panchina nei rispettivi club (vedi Perin), ma i due Ct sono in continuo contatto e non sarà certo intenzione del Mancio escludere Meret, portiere 21enne di grande personalità che gioca quasi da veterano ed ha enormi margini di miglioramento, anche nelle prossime chiamate azzurre.

Gli azzurrini scenderanno in campo giovedì 21 marzo al Nereo Rocco di Trieste contro i pari età dell’Austria, quindi lunedì 25 al Benito Stirpe di Frosinone quando affronteranno la Croazia. Due test importanti di avvicinamento agli Europei in casa, due match per vedere all’opera un piccolo grande portiere del quale un certo Pino Tagliatela ne ha composto un identikit tra Zoff e Zenga. Senza dimenticare Sebastiano Luperto, l’erede di Albiol com’era stato definito da Benitez, convocato anche lui da Di Biagio e forse in procinto di una carriera in ascesa.

In queste due amichevoli Napoli verrà egregiamente rappresentata: seguirle ne varrà la pena.

 

La Redazione

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