Perché l’Ajax ha eliminato il Real Madrid?

Non è vero che il calcio è dei ricchi.

Non è vero che il calcio è dei furbi, come Sergio Ramos che si fa ammonire all’andata, per saltare la gara di ritorno degli ottavi di Champions League.

Non è vero che in questo sport vincono sempre i più forti.

Non è detto che debba vincere la squadra che ha con se’, l’ultimo pallone d’oro.

Ieri l’Ajax ci ha dato l’ennesima dimostrazione che in questo sport non esistono mai garanzie.

Dove la spregiudicatezza, le idee di gioco e la spensieratezza della gioventù, possono fare la differenza.

I Lancieri ieri sera al Bernabeu, hanno dominato e occupato, il campo dal primo all’ultimo minuto, dando una lezione tattica e distruggendo fisicamente, e forse moralmente, le merengues.

Gioca un calcio propositivo, la squadra non si difende, attendendo gli avversari nella propria metà campo.

Lo riesce a fare tramite fitte reti di passaggi quando il pallone lo hanno loro, e con il pressing quando è nei piedi degli avversari.

Questo modo di giocare non è da tutti e richiede una mole di lavoro enorme e tanto studio, che però l’Ajax impartisce ai suoi giocatori fin dalle giovanili.

I veri “Galacticos”, sono stati gli olandesi, che con il 4-1 rifilato al Madrid si aggiudicano il passaggio del turno, ai quarti di finale.

Forse un passaggio di testimone, la fine di un ciclo.

Ruolo da protagonista, o mina vagante del torneo?

Se in patria li definiscono i “LANCIERI” più forti di sempre, un motivo ci sarà…

Antonino Treviglio

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