Koulibaly, Kappa ed Esonero di Ancelotti: le tre profezie “cubiche” che si sono avverate

Ben trovati amici della sfera cubica, oggi parliamo di un Napoli che continua a deludere. Non è un caso che il sottoscritto durante il prepartita di Lecce sia stato molto profetico, al pari di Gattuso, rilasciando un’intervista su IlRoma dove continuava a fissare come obiettivo principale la vittoria della Coppa Italia a dispetto di molti che sostenevano la tesi della distanza di nove punti dalla zona Champions,  facilmente raggiungibile secondo molti dalla squadra azzurra, ma non per me ed il mr. C’è poco da dire sotto questo punto di vista se analizziamo la prestazione degli azzurri: solitamente  incolore e senza mordente e con un Gattuso che ha dimostrato per l’ennesima volta di non essere un allenatore che conosce e comprende la fase difensiva appieno come il nostro amato Sarri. C’è  anche da dire a questo punto come i nostri giocatori mostrino sempre meno mordente nelle partite strategiche sia se finalizzate alla conquista di un trofeo sia  se dedite al riscatto personale. E mentre molti chiedono la testa di Milik, io pur sforzandomi, il problema io non lo vedo. Diciamo che Milik da solo non basta e non è generoso addossare le colpe ad un giocatore che comunque ha segnato tanti goal in questa stagione, ma bisognerebbe aprire una seria riflessione su come giocatori nuovi del Napoli siano in questo momento più qualificanti rispetto ai vecchi.

Iniziamo a metterci qualche coccarda addosso: Questa sfera pubblica è stata la prima a muoversi ad inizio campionato nei confronti di Koulibaly o meglio, la delusione stagionale di koulibaly è stata annunciata da questo portale prima di tutti, che ha messo i tifosi in guardia già ad inizio campionato sulle prestazioni Dell’ivoriano definito da tutti, prematuramente a quanto pare, il difensore più forte del mondo. Chi ha giocato a calcio sa che Koulibaly ha il 90% di prestanza fisica e 10% di intelligenza tattica, ma sa anche bene allo stesso tempo che quando un giocatore si mette a fare politica invece che dedicarsi sul campo, grazie alla strada della comunicazione che mette in secondo piano l’interesse della vittoria concreta, riesce a  crescere più velocemente, soprattutto quando si hanno 28 anni e l’esigenza guadagnare tanti milioni di euro. Molti di più di quanto il Napoli ne offre in questo momento come ingaggio più alto. C’è davvero poco da discutere sulla questione, che invece riguarda il Napoli dal punto di vista delle scelte societarie: ogni giorno Marco Bellinazzo spara dei numeri che prospettivamente sono catastrofici per la gestione de Laurentiis e mentre squadre come la Fiorentina hanno visto uno nuovo presidente che ha dato una una iniezione di contante, il Napoli è ancora appeso ai conti della salumeria, del dare avere, senza ovviamente puntare su un piano di investimenti che gli consenta di superare il livello della gestione familiare come spesso abbiamo anticipato in questi anni.

E mentre il Napoli cerca il riscatto, ma non sempre lo trova per i problemi dei suoi giocatori e di un allenatore che magari ha azzardato troppo nel momento della lucidità richiesta, Carlo ancelotti torna in Inghilterra con l’Everton e mette a segno un colpo fenomenale portando la squadra cugina del Liverpool ad essere notevolmente in corsa per la zona Champions. L’ex coach ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera dove al suo confratello Beppe Severgnini ha descritto la sua avventura Napoli confermando a distanza di un mese le indiscrezioni date sempre dalla sfera cubica: De Laurentis gli ha sempre contestato di usare un polso molto morbido rispetto alle caratterialità dei giocatori. Inoltre c’è un altra esclusiva che è stata confermata distanza di tre mesi sempre la parte di questa rubrica e cioè il rinnovo della Kappa come sponsor tecnico, con Adidas che non vuole mettere più piede a Napoli fino a quando ci sarà De Laurentiis.

Come vedete siamo sempre operativi e avanti, intanto voi restate con occhi aperti amici e alla prossima!

Livio Varriale

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