Ecco perché De Laurentiis e Ancelotti possono fare grande il Napoli

Per la stagione che sta per iniziare ci sono tutte le condizioni economiche per fare investimenti importanti. Se le voci di calciomercato dovessero diventare realtà, il Napoli potrà davvero puntare allo scudetto

È arrivato Manolas, potrebbero seguirlo James, Lozano e perché no, Icardi. Fino a qualche tempo fa queste voci di mercato sarebbero state accolte con scetticismo e risate, invece quest’anno appaiono verosimili e addirittura possibili.

Come mai? È dovuto solo all’”effetto” Ancelotti? Anche, ma non solo e ora provo a spiegare il perché. L’elemento principale che sta caratterizzando la SSC Napoli è la sua potenzialità finanziaria. Il presidente De Laurentiis, oltre ad un potenziale tesoretto “inagito”, ha a disposizione altre risorse economiche, concrete e potenziali.

Le prime sono relative a due aspetti: le cessioni, i diritti televisivi, gli sponsor  gli introiti per aver raggiunto la Champions. Con questi soldi il Napoli ha a disposizione un capitale in grado di ammortizzare i costi di un monte ingaggi evidentemente in rialzo.

Le seconde riguardano i futuri crediti che la società partenopea potrà incassare nel breve termine, anch’essi grazie ad un appeal in rialzo del brand azzurro. Sto parlando di nuovi introiti pubblicitari e televisivi. Di guadagni ulteriori provenienti dal merchandising e dalla prossima qualificazione in Europa, scommettendo nel superamento del girone.

Ecco il rischio di impresa che De Laurentiis dovrà assumersi: investire ora dei capitali che rientreranno (magari maggiorati) nel corso della stagione. In quest’ottica la nostra intuizione su una probabile cessione della società nel giro di un paio di anni (con Ancelotti garante), ha una sua logica.

Un club senza debiti, con una rosa forte e competitiva e ci auguriamo con almeno un trofeo in bacheca, ha un valore e un’attrattività superiori sul mercato. Insomma il Napoli e De Laurentiis (ma anche Ancelotti) si giocheranno moltissimo nel giro di un mese. Noi tifosi non possiamo che augurarci che la sfida sia affrontata nel miglior modo possibile, affinché il futuro sia sempre più azzurro.

Andrea Aversa

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