E se il vero fallimento stagionale del Napoli fosse la Comunicazione ideata da ADL?

Bentrovati amici della sfera cubica. Anche questa volta abbiamo avuto l’evidenza, come già tempo fa https://www.paroladeltifoso.it/ancelotti-e-de-laurentiis-leggono-la-sfera-cubica-buon-anno-e-forza-napoli/ , che Ancelotti e ADL leggono la nostra rubrica. Vi ricordate il gesto brutto, sporco e cattivo dei tifosi in tribuna a Frosinone nei confronti di Callejon?

Un gesto che disonorava la maglia certamente, ma che invece noi di paroladeltifoso abbiamo definito di COERENZA ed in linea con la contestazione messa in piedi vigorosamente nella mattinata della stessa gara. E mentre tutta la stampa di Mainstream gradita alla società condannava questo evento, il Napoli Calcio ha preferito incontrare i tifosi per un faccia a faccia dando credibilità a quanto scritto da questo portale contro tutti i luoghi comuni ed il finto perbenismo che attanaglia la classe medio borghese di questa città.

E proprio in virtù di questo che voglio oggi analizzare un altro dei tanti problemi, o meglio processi, affrontati in modo superficiale quest’anno: la comunicazione.

Ebbene, Ancelotti ,che ricordiamolo è stato preso proprio per creare un distacco comunicativo con le altre gestioni tecniche, è stato proprio deludente sotto quel punto di vista. Diamo per buona fede gli errori che sono stati fatti dal Mr., ma è stato un pivello di gran lunga inferiore ai suoi predecessori visti i risultati su quanto prospettato nel corso del campionato da lui stesso.

Iniziamo a dire che Ancelotti viene a Napoli sposando appieno il progetto e dichiarando che il mercato non è necessario forzarlo visto che la rosa è “competitiva e già così può fare tanto” ed aggiunge di essere venuto a Napoli non per “pettinare le bambole”.

Ed ecco che dopo queste due paroline, ci troviamo una piazza infuocata e speranzosa di vincere quel “qualcosa di importante” che a fine stagione non arriverà nemmeno da una Coppa Italia fatta nelle fasi finali di outsiders senza Juve, Roma e Napoli nella corsa al trofeo. Questa è stata la prima mossa sbagliata anche perché Ancelotti è stato deluso totalmente da questa squadra e lo stesso Mertens l’ha smentito con il senno di poi dichiarando che la loro è “una squadra di uomini normali”.

Ancelotti ha perso molta credibilità agli occhi dei tifosi anche quando nel mese di gennaio con fare molto spavaldo disse che “non sarebbe partito nessuno”. Ed infatti sono partiti Hamsik, capitano, e Rog senza dimenticare in caso Allan che non sarebbe dovuto proprio esistere, ma che invece ha tenuto banco non solo sui giornali per via di una sua eventuale cessione al PSG, ma anche nello spogliatoio dove il nostro mastino non ha giocato con la scusa di un infortunio.

Ma quello che ha fatto perdere ancora di più lo smalto della verità al nostro mr. sono stati gli stessi giornalisti partenopei che non hanno mai immaginato di metterlo dinanzi ad una cruda verità: il Napoli annoia e i dati di rendimento rispetto all’anno scorso sono calati e di molto. Noi di paroladeltifoso.it siamo stati i primi ad attaccarlo pubblicamente dopo la sconfitta di Liverpool https://www.paroladeltifoso.it/ennesima-vergogna-del-napoli-ancelotti-ha-fallito-ma-non-e-ancora-tutto-finito/?doing_wp_cron=1557083695.1994409561157226562500, giudicando l’uscita dalla Champions come fallimento stagionale, prendendo spunto proprio dalla sua dichiarazione “siamo stupidi se usciamo” e anche lì tanta indignazione, utile solo a cercare di screditare la testata per via della sua libertà di espressione, salvo poi mettersi tutti sul carro quando l’attacco è giunto dal FattoQuotidiano.it https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/04/08/napoli-limportanza-di-chiamarsi-carlo-ancelotti-13-punti-in-meno-rispetto-a-sarri-e-nessuno-lo-critica/5094139/ ed il gregge di penne senza smalto ha preferito citare l’articolo più che muovere critiche personali e costruttive ad una stagione deludente nel sentiment.

E più i tifosi coltivavano una delusione cosmica mista a saudade del gioco sarriano, la stampa di Mainstream descriveva un Napoli di successo incassando interviste esclusive all’allenatore, mentre ci si portava avanti un finto entusiasmo dinanzi a un gioco noioso, ed è qui che si è arrivati ad una rottura totale con i supporters, sfociata in una protesta che ha portato i tifosi a rispedire al mittente la maglia delle 300 presenze in A del capitano Callejon.

E la risposta del Napoli qual è stata? Ebbene sui social la squadra di Ancelotti e De Laurentiis ha spavaldamente lanciato il messaggio che per loro conta più posizionarsi in Europa, che vincere, vendendosi un primato che in termini sportivi conta poco visto che si gioca sempre per vincere e mai per posizionarsi. Una comunicazione che sancisce un altro autogoal della società, che ha generato una raffica di sfottò al suo social media manager da tutta Italia partendo da una statistica facile: mai nessuna squadra è arrivata seconda a -20 dalla prima. Così come risultano più goal presi e meno segnati nell’anno scorso e tanti altri numeri che non danno ragione nel motivare quella vera e propria sindrome da pene piccolo di cui la società soffre da anni e che ogni tanto cerca di superare con la notizia dei conti a posto.

E Ancelotti? Oltre a comunicare la sua partecipazione a convegni internazionali sul calcio aventi come tema il razzismo, unico trofeo personale vinto in stagione, alla vigilia di Napoli-Cagliari ha stabilito che va tutto bene, ma ha ammesso tra i denti che in Coppa Italia forse un fallimento c’è stato. Ed è qui che l’Ancelotti uomo va sempre perdonato. Mai scostumato, sempre umile e motiva passo passo il suo punto di vista seppur opinabile.

Però una domanda mi sorge spontanea: con quale coraggio si consente al figlio di parlare alla Radio Ufficiale smentendo lo stesso padre con una dichiarazione che offende i tifosi soprattutto a stagione ultimata? Com’è possibile che il Napoli è da 4-5 posto secondo la Gazzetta e tutti si indignano e poi si consente a questo ragazzotto in erba di confermare quella posizione tralasciando il disastro fatto dallo stesso figliol prodigo sulla preparazione atletica dei giocatori di quest’anno, visto che il ruolo di vice pare sia essere il suo non di certo per motivi meritocratici?

Vuoi vedere che la griglia della Gazzetta, l’ha fatta proprio Davide Ancelotti?

Una cosa è certa e ve l’abbiamo già riferita, grazie alla nostra critica la società è corsa ai ripari: meglio essere Lota che Re Nudo https://www.paroladeltifoso.it/caro-adl-meglio-essere-lota-o-re-nudo/

Occhi aperti amici,

Alla prossima 

Livio Varriale

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