DALLA RIVOLUZIONE AL CAPITALISMO. STORIA DI UN PALAZZO TANTO BRAMATO

Nascere a Napoli , essere Napoletani è diverso. Non è per tutti, è un privilegio. Napoli ti dà e ti toglie, Napoli insegna e segna… Napoli da sempre rivoluzionaria.

E se 4 anni fa qualcuno aveva ricominciato a sognare… e a rivoluzionare non fu solo grazie allo storico Masaniello ma anche grazie ad un allenatore schietto, col vizio del fumo e altrettanto burbero. Incarnava a pieno la voglia di Napoli di riprendersi tutto, tutto quanto gli fu tolto dalla storia in quel lontano 1861, da lì qualcosa si ruppe, un segno indelebile ed anni di buio.

Sarri forse è stato l’unico a metterci la faccia-ma a quale pro?- e a ribadire che quello storico asso Torino-Napoli andava attraversato da Sud a Nord e non più viceversa come lo è stato per 2 secoli. Un asse che andava riscritto e che doveva portare in festa e alla ribalta NAPOLI dalla Sicilia alle Alpi come ci permetterà il caro Goffredo Mameli di dire. Una rivalsa al palazzo fermatasi sciaguratamente a Firenze nella città dell’arte che purtroppo non riuscì a comprendere l’opera Sarrista, nonostante il biglietto per gli Uffizzi fosse già pronto.

Gli artisti si sa son stravaganti, alcuni si taglian le orecchie come Van Ghog altri invece son sfortunati come Beethoveen, ma la cosa che li ha sempre contraddistinti è stata la coerenza e l’attaccamento ai propri ideali.

Maurizio decise così di accasarsi a Londra,col rammarico di aver lasciato la sua Napoli,la sua Donna un po’ come LIBERATO narra nelle sue canzoni ogni 9 Maggio. La pioggia e il cielo cupo Londinese portano malinconia e straziante amore verso la cara Napoli ma qualcosa non va, qualcosa davvero va storto perché quell’amore forse è un po’ come quello tra i moderni influencer, amore mediatico che forse di vero non ha nulla o quasi se non quello di ritagliarsi un po di visibilità .

Maurizio Sarri così da artista a regista di un thriller che nel caldo di una domenica di giugno mentre tutti cercavamo il fresco ci taglia le gambe e ci lascia sulla sabbia cocente, immobili senza che nessuno possa aiutarci.

Finisce così l esaltazione di un credo, di un idea che purtroppo è stata solo l’ultima stesa tra i quartieri di Napoli… Finisce il sogno per Napoli di aver trovato il suo mentore…. purtroppo caro Maurizio mi duole dirti che due sono state le Rivoluzioni che hanno lasciato il segno nella storia dell’umanità tutte le altre son servite a poco o a nulla …. Dalla Rivoluzione al Capitalismo il passo è stato breve. La speranza è che la tua scelta sia stata influenzata dai colori della maglia che rievocano quelli del fumo della tua sigaretta…l’unica cosa che ti è rimasta perché oggi la dignità da uomo e napoletano l’hai persa o forse non l hai mai avuta.

Daniela Villani

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