Buon 2020 dalla sfera cubica e brindiamo ai successi del 2019

Bentrovati amici della sfera cubica nella puntata di fine 2019. Scurdammoce o passato deve essere il motto da portare avanti nel nuovo anno. Troppa la delusione ricevuta dall’era ancelottiana, che già in molti rimpiangono dopo appena due vittorie dell’Everton in Premier League,  e questo stato già ci porta a dubitare di Gattuso: un allenatore venuto a testa bassa e con tanta umiltà per cercare di risollevare la squadra.

E se in questo anno abbiamo assistito alla rottura dello spogliatoio, all’ammutinamento ed al cambio di allenatore in corso di campionato, che non avveniva da almeno 6 anni in questa società eterna seconda.

Con il 2019 finisce l’era del secondo posto e della Champions garantiti, inizia invece la parte dello scontro tra titani dove le milanesi, le romane e qualche squadra più ambiziosa vogliono scalare le posizioni del campionato verso l’alto, trofeo di campione compreso. Abbiamo dimenticato la Juve, che come il Napoli rischia di avere problemi nel medio lungo periodo perché stritolata da conti e da una squadra da rifondare.

In questo siamo come la Juve, cari tifosi del Napoli, vecchi e datati, ma senza trofei a differenza dei bianconeri. Gattuso ce li porterà? No, non adesso almeno, ma è chiaro ed evidente come la piazza napoletana sia sfiduciata dagli anni di attesa inutili se consideriamo il fatto che oggi siamo appesi a un sogno di qualificazione Champions ed a un presidente che attende in cuor suo qualche risultato da portare avanti.

Nel frattempo, la Roma cambia proprietario, uno molto ricco da 4 miliardi l’anno, pagata a peso d’oro e molti si domandano perché invece non giungono offerte simili al presidente. Quelle che sono arrivate fino ad oggi non sono congrue e, nonostante Napoli sia la città più bella d’Italia, nessuno si fa avanti alle condizioni imposte dal presidente proprio perché la Capitale ha un giro economico diverso da quello del Vesuvio, minore di quello milanese, ma certamente più prestigioso.

Quindi, salvo affari in corso e salvo acqua alla gola, bisogna “accontentarsi” di questo presidente che la befana non porterà via. L’auspicio che faccio per il 2020 è proprio questo. Tutti uniti in nome della città su un allenatore provinciale e su una società patriarcale con grossi limiti in termini di capacità economica e di organizzazione. Quello che è stato possibile fino ad oggi non è detto che non avverrà di nuovo, ma certamente non abbiamo l’allenatore più forte del mondo in panchina e nemmeno la sqaudra più motivata sul pianeta terra, quindi evitiamo di pretendere lo scudetto da Gattuso.

Piuttosto smettiamola di guardare al 2019: è stato il peggiore anno dell’era De Laurentiis e chi dice il contrario trovando alibi di ogni genere non comprende il calcio e nemmeno il senso della vita a questo punto.

A proposito per questa rubrica il 2019 è stato l’anno delle esclusive “Allan fuori rosa” “De Nicola a casa” “Guerra tra Insigne e gli Ancelotti” “problemi di rinnovamento del presidente” e soprattutto “l’illusione James”

Dovete solo avere pazienza qui e nel 2020, mi raccomando, occhi sempre aperti e ci leggiamo l’anno prossimo, amici. 

Livio Varriale

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