Avv. E.Coppola:”Settori aperti a tutti ma non ai napoletani. Questo non è razzismo?”

“Settori aperti ? A tutti ma non ai napoletani!

A 20 giorni dalla tragica serata del 26 dicembre e dopo aver ascoltato i proclami del ministro dell’interno sulla inutilità delle chiusure dei settori ospiti (cosa che condivido) arriva in controtendenza la determina dell’osservatorio sulle manifestazioni sportive (articolazione del ministero)il quale analizzando la pericolosità di alcuni eventi consente a tutte le tifoserie di seguire la propria squadra del cuore compresi gli interisti a Torino (come è giusto che sia) ma vieta ai residenti in Campania (indipendentemente dalla fidelizzazione) di recarsi a Milano per vedere la doppia sfida coi rossoneri.

Partendo dal fatto che a livello mediatico fa più breccia dire che siamo tutti Koulibaly non credete sia questa una vera forma di razzismo perpetrato in maniera ipocrita dalla figc e dal ministero in maniera quasi sistematica ??”.

Queste le parole dell’avvocato Emilio Coppola che con molta schiettezza descrive che in questo paese esiste il razzismo di serie a e quello di serie b.

Paroladeltifoso vi invita a riflettere.

Sono state settimane dove le parole violenza e razzismo hanno invaso forse anche in maniera eccessiva le nostre case. Dai fatti di Milano a quelli di Koulibaly finendo per le accuse di Sorbillo(già ritirate) sul presunto nesso tra la bomba e i tifosi del Napoli. Ho iniziato col dirvi “vi invito a riflettere” perché stiamo assistendo ad un monopolio mediatico che influenza i nostri pensieri e comportamenti. Stanno cercando di persuadere anche i più colti, i più informati, c’è un accanimento nei riguardi degli ultras in generale ma in particolare Napoletani. Abbiamo assistito alla vicinanza di tantissime figure internazionali per il razzismo nei riguardi di Kalidou e invece per il razzismo territoriale che nega ai napoletani di andare in trasferta a Milano nessuno dice nulla? È evidente che il primo fa notizia ed il secondo no infatti tutto tace. Ma oltre che su questo, volevo farvi riflettere sul perché esiste tutto ciò, perché per ogni cosa danno la colpa ai tifosi. È semplice vogliono cogliere la palla al balzo, stampa ed istituzioni, per eliminare il tifo organizzato attraverso una repressione fatta di sanzioni e caro biglietti. Questo tran tran sta avvenendo perché come obiettivo finale vogliono fare gli stadi per pochi intimi, stadi supermercato che con il calcio non avranno più nulla a che vedere. Si stanno prendendo gioco di noi e purtroppo i miei colleghi e tutta l’informazione è indifferente per tornaconti personali e poca voglia di combattere un sistema sbagliato che va contro la classe operaia, gli ultras e coloro che hanno sempre vissuto per questo sport.

Il sottoscritto non ha padroni, ha scelto la strada più ardua proprio per avere la libertà di poter informare in maniera vera e sincera, adesso sta a voi scegliere da che parte stare, dalla parte del potere o dall’altra!

Giovanni Pisano

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