ADL VENDE? SFERA CUBICA RISPONDE

Salve amici oggi parliamo di economia e di come il Napoli sia arrivato a un bivio. Iniziamo a dire la verità che cercano di negarci sempre per motivi di sindrome del pene piccolo, ma che invece a mio modo di vedere rappresenta il vero successo di ADL: il Napoli rappresenta principale fonte di guadagno della famiglia presidenziale. Ho visto un video su YouTube dove Aurelio de Laurentiis è il decimo presidente più ricco della A nonostante una squadra di tutto rispetto in lizza da anni nelle migliori posizioni italiane ed europee (fonte: https://www.90min.com/it/posts/6244843-i-10-proprietari-piu-ricchi-dei-club-di-serie-a).

Per farvi capire l’entità e l’importanza del Napoli nell’economia familiare, il gruppo ADL fattura circa 280 milioni di euro, di questo fatturato bisogna togliere almeno 200 milioni dalle attività derivanti dal Napoli. Ed ecco quindi che se paragonato ai presidenti di Atalanta e Bologna, il nostro ADL è un uomo “povero”, rispetto alla Juve invece è una formica. Questa premessa è d’obbligo per motivarvi le ultime indiscrezioni di mercato del Napoli che vedono ADL abbandonare la società con una cessione eccellente. Una notizia un po’ forzata, ma motivata proprio dal fatto che ADL non ha la forza economica per effettuare un salto di qualità che lo faccia restare allo stesso tempo tranquillo come lo è oggi. Ed è qui che subentrano le logiche societarie, che vedono ADL fare un investimento a Bari, con la speranza di aumentare nei prossimi 4 anni, il fatturato del suo gruppo e tutto quel che deriva da una squadra di calcio con 40.000 spettatori a gara come il Bari, che rappresenta una via d’uscita, ma non certamente nell’immediato. E quindi la notizia di Allan a 55 milioni, ha messo ADL e il Napoli nella condizione di trattare un investimento di 100 milioni in sponsorizzazioni utili a capitalizzare una somma di 200 milioni cash per costruire lo stadio. La mia impressione è che ADL non ama presentarsi allo sportello della banca e dire “sono il Napoli ho una credibilità finanziaria, posatemi 300 milioni per lo stadio”, ma l’idea che mi da sempre è quella di zio paperone che ama vedere con i propri occhio i soldi che possiede ed è per questo che giacciono 118 milioni di euro in banca presso l’Unicredit, fermi con interessi che maturano a botte di milioni l’anno. E se ci facciamo due calcoli, 118 + 100 degli arabi, ed abbiamo il cash per mettere più di una pietra nel nuovo stadio del Napoli che ha sempre più l’aria di essere un San Paolo riqualificato.

Quindi alla fine, non penso che ADL voglia cedere il Napoli oggi, ma è chiaro che se trova una forma di crowdfunding che non lo impegni con un accordo di sangue con il suo partner, allora procederà alla patrimonializzazione, altrimenti, dovrà operare così come è andato avanti fino ad oggi, con la speranza che le sue competitor continuino a dormire come stanno facendo da 6 anni a questa parte.

Il ruolo di Ancelotti è marginalmente quello del tecnico. Carletto vuole passare la lavagnetta al figlio Davide ed essere praticamente un manager sportivo per conto di una società con pochi limiti di spesa. Dopo tutti i trofei vinti, credo che l’ambizione sia più che giusta, anche se si spera che mentre tutto questo si avveri, e che non si pettinino solo le bambole.

Alla prossima Amici

Livio Varriale

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